Sport

La Coppa del Mondo 2018 senza l’Italia

Per la prima volta dopo 60 anni, la nazionale italiana di calcio maschile non ha partecipato ai Mondiali, che quest’anno si sono tenuti in Russia. Bisogna ammettere che è stato un vero trauma per tanti! Per una buona parte della popolazione, infatti, è stata la prima volta nella vita in cui c’è stata la possibilità di tifare gli azzurri al Mondiale.

La Francia ha chiuso i Mondiali di calcio in Russia conquistando il secondo titolo della sua storia. Non è quindi più possibile scommettere su chi vincerà il campionato, ma con il codice bonus Unibet si può comunque puntare su tante discipline sportive sfruttando anche la possibilità di ottenere fino a 50 € gratis.

La strada dell’Italia verso il disastro

L’Italia ha partecipato al girone di qualificazione per i Mondiali in Russia con Spagna, Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein. Dopo essere arrivata al secondo posto del suo girone, dietro alla Spagna, l’Italia ha dovuto affrontare i playoff per cercare di conquistare uno degli ultimi posti disponibili per la Russia. Un appuntamento delicato, che sulla carta avrebbe dovuto regalare agli azzurri il biglietto per i Mondiali 2018.

A sfidare i quattro volte Campioni del Mondo, infatti, c’era la Svezia, squadra meno quotata. Ma gli svedesi sono riusciti a mettere in crisi gli azzurri, segnando una rete in occasione della prima partita in Svezia. Tutto si doveva decidere quindi a San Siro, dove l’Italia ha giocato l’ultima partita per cercare di qualificarsi. Era necessario vincere, ma gli azzurri non sono riusciti a segnare nemmeno una rete. La partita è finita 0 a 0 e la Svezia ha così conquistato l’ultimo posto disponibile per la Russia. E il calcio italiano ha dovuto farsi una doccia fredda inaspettata (o forse no).

Quali sono stati i motivi di questo disastro?

Dalla sera stessa della mancata qualificazione, giornalisti, addetti ai lavori e semplici appassionati hanno iniziato a domandarsi quali fossero stati i motivi del disastro. Essere fuori dal Mondiale è stato davvero un boccone duro da digerire e richiedeva una profonda analisi, volta soprattutto a cercare di risolvere i problemi ed evitare di ripetere una “tragedia” calcistica di questo genere. In molti hanno attribuito la colpa ai vertici della Federcalcio e all’allenatore Gian Piero Ventura, colpevoli di aver sbagliato completamente l’approccio.

Ma c’è anche chi ha sollevato uno dei problemi più caldi del calcio italiano degli ultimi anni, ovvero l’assenza di giovani talenti e una forte presenza di giocatori stranieri nel nostro campionato. Senza giovani leve su cui puntare, il nostro calcio muore, mentre vengono ingaggiati i vari Ronaldo, Dybala, Higuain, Pogba.

E ora?

Finiti i Mondiali di calcio 2018 in Russia, bisogna guardare al futuro. Il prossimo appuntamento con la massima competizione internazionale di calcio sarà tra 4 anni, nel 2022, in Qatar. Sarà un inedito sotto molti aspetti: per prima cosa si giocherà in inverno, con tutte le conseguenze sui giocatori e i Campionati nazionali. Poi, sarà la prima volta nella storia della manifestazione in cui i Mondiali vengono ospitati da un paese mediorientale. Saranno anche gli ultimi Mondiali a giocarsi con 32 squadre, poiché dal 2026 si passerà a 48. Ovviamente, per l’Italia, l’obiettivo è uno solo: qualificarsi. Ci sono quattro anni di tempo per risollevarsi dalla situazione di stallo in cui è sprofondato il calcio italiano, e non c’è un minuto da perdere.